Design for social.

Il volume DESIGN FOR SOCIAL. Accelerare innovazione nell’impresa sociale. restituisce l’esperienza progettuale Design Sprint 4ETS, pensata e condotta da Studio SHIFT lungo il 2023 e realizzata con il contributo di Regione Lombardia, insieme a tre imprese sociali lombarde: Alchimia di Bergamo, Sociosfera di Seregno e Itaca di Romano di Lombardia.

Il design per l’innovazione sociale è una materia complessa e multidisciplinare, spesso erroneamente confusa con la nozione di social design: ciò dipende dall’interpretazione che diamo all’aggettivo “sociale”. Come ci ricorda Marco Balzano (2019) il socius è la persona con cui intraprendiamo un’impresa e condividiamo dei rischi. Semplificando, il design per l’innovazione sociale si occupa di ciò che riguarda le strutture sociali, mentre nel social design si fa riferimento a situazioni problematiche che né il mercato né lo Stato riescono a risolvere. Ezio Manzini (2014) prefigurò un’area di sovrapposizione produ iva, imminente e necessaria, tra i due concetti. Indipendentemente dalle etichette, nel percorso fatto con il progetto Design Sprint 4ETS così come nell’approccio che portiamo avanti in Studio Shift, sono le prassi professionali e gli esiti progettuali a dimostrare come si possa oggi lavorare sullo “spazio di confine” tra social design e DFSI (design per l’innovazione sociale): uno spazio che si vuole qui chiamare, e raccontare in modo più ampio, design per il sociale.

The book DESIGN FOR SOCIAL. Boosting innovation in social enterprises recounts the experience of the project Design Sprint 4ETS, conceived of and conducted by Studio SHIFT progressively in 2023 and carried out with a contribution from the Region of Lombardy, together with three Lombardy social enterprises: Alchimia of Bergamo, Sociosfera of Seregno.

Design for social innovation is a complex and multidisciplinary field, often mistakenly confused with the concept of social design. This confusion stems from the interpretation we assign to the adjective ‘social’. As Marco Balzano (2019) reminds us, the term socius refers to the person with whom we undertake an enterprise and share risks. In simple terms, design for social innovation involves innovating social structures, while social design addresses issues that neither the market nor the state can resolve. Ezio Manzini (2014) envisaged a productive, imminent, and necessary overlapping area between these two concepts. Regardless of the labels, in the journey undertaken with Design Sprint project, as well as in the design approach we pursue at Studio Shift, it is the professional practices and project outcomes that demonstrate how we can work today on the “boundary space” between social design and DFSI (design for social innovation): a space we wish to call here and explain more broadly as design for (the) social.